TATTI

Un paese vuol dire non essere soli

 

sapere che nella gente, nelle piante, nella terra

c'è qualcosa di tuo,

che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.

 

Cesare Pavese


Obbiettivi su Tatti 1900-2000 un secolo di fotografie:

Gli appunti che seguono, dedicati alla modesta storia di Tatti, non sono, purtroppo, il frutto di una vera e approfondita ricerca. Questo vuol dire che sicuramente, negli archivi di Siena, Firenze, Massa Marittima, Grosseto e perfino Volterra, esistono su Tatti molti più documenti di quanti qui, sulla scorta dei vari autori, vengono citati.


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Gli Etruschi
Non c’è alcun documento,fino ad oggi,che provi l’esistenza di Tatti prima del Medioevo ma, i ritrovamenti di frammenti di vasi tipo bucchero e monili vari sono indizi della presenza di un abitato a carattere rurale. Vetulonia e Populonia sembra incomincino a formarsi prima delle altre città etrusche forse in conseguenza della rilevanza economica del territorio dell’Elba e delle Colline Metallifere dove necessitano centri della lavorazione di metalli. In particolare da Vetulonia vengono gli impulsi che determinano nell’VIII secolo a.c una nuova occupazione del territorio.La città doveva avere una struttura prettamente aristocratica in virtù della supremazia economica che,alla classe gentilizia e guerriera,derivava dallo sfruttamento delle miniere,ne sono di esempio le caratteristiche della sua necropoli. Questa classe aristocratica aveva l’interesse che il territorio delle Colline Metallifere,ricco di miniere, rimanesse sotto il suo controllo e cercò di favorirne il popolamento con insediamenti a carattere agricolo e difensivo realizzando,nel contempo,un sistema di collegamenti viari fra i vari centri soggetti al suo dominio dove erano localizzati i terreni ,le miniere e i boschi necessari per il legname da trasformare in carbone vegetale per i forni. In quel tempo,probabilmente,sulla collina dell’attuale Tatti sorge un piccolo centro etrusco per sfruttare l’immensa zona boscosa circostante tanto importante per l’alimentazione dei forni. Il villaggio rimane sotto l’influenza di Vetulonia almeno fino al VI - V sec. a.c. per passare, sotto quello di Roselle,quando, quest’ultima prese il sopravvento ed estese il suo dominio oltre il fiume Pecora per arrivare al confine con Populonia e Massa Marittima. L’argomento meriterebbe una ricerca approfondita che non è possibile fare in questa sede ma,selezionando i tracciati delle strade mediovali,sembra ammissibile l’ipotesi dell’esistenza di questo piccolo villaggio rurale etrusco. miniere d'argento della Accesa.

 

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