Su una collina tra le colline, balcone aereo sulla maremma, per la posizione appartata e fuori dalle frequentate vie di comunicazione, si rende meta ideale per le escursioni in mezzo ad una natura incontaminata e di incomparabile bellezza, vi offre, con la sua ideale posizione,la possibilità di poter ammirare la maremma dei borghi,dei castelli,delle abbazie,dei conventi,dei romitori,delle cattedrali,delle fortificazioni; ed anche quella del mare, delle pinete,delle spiagge,dei cieli aperti,del sole,delle macchie,degli scogli,dei colori più belli della natura. Immergersi nella natura in maremma è una esperienza intensa e profonda,una avventura affascinante che lascia ricordi che durano nel tempo. E’ un viaggio alla scoperta di ambienti straordinari ancora intatti con percorsi da non perdere che offrono un sorprendente varietà di sensazioni che fanno della maremma un vero e proprio ELDORADO TOSCANO.

Piccolo borgo medioevale raccolto attorno alla rustica rocca, Tatti serba nelle sue linde stradette i silenzi, i rumori, gli aromi delle età scomparse, e a chi la sappia apprezzare, promette la misura di un'esistenza serena, ricca di umori e di antiche sobrietà, che non esclude gli slanci alla fantasia, e nemmeno vini, cibi saporosi e sinceri, ma senza le dissipazioni, gli sprechi del nostro tempo malato, insegna a consumarli con quella sacra parsimonia che in passato, briciola su briciola, pietra su pietra, fatica su fatica, valse a fondare la parte fin qui migliore della nobile storia italiana.

Una delle prime notizie sul castello e sulle chiese di Tatti si trova - tra le carte degli Agostiniani di Siena pervenute da quelle della Badia a Sestinga, ed è atto del 19 Febbraio 1069. Altra notizia si trova nella Bolla di Clemente III° fata al Vescovo di Grosseto nel 1188. Con questa bolla passa alla Diocesi Grossetana la Pieve di Tatti con le sue cappelle e giurisdizioni.

Che il soggiorno a Tatti, con le passeggiate nei boschi, in autunno prodighi di funghi, o alle sue limpide fonti perdute nelle vallate e nelle selve in cui domina la tipica flora mediterranea, sia più che desiderabile lo dimostra il fatto che non da oggi, anche il nostro piccolo paese, alla pari con più celebrate città, ha il suo luogo magico, il punto propiziatore dei dintorni.

Chiesa parrocchiale di Santa Maria assunta.

Se Roma ha la sua celeberrima fontana di Trevi, Firenze la fonte del Porcellino, e Siena il pozzo del Palazzo Chigi Saracini, come luoghi in cui l'offerta di una moneta favorisce, a chi voglia, il ritorno, Tatti ha nella sua modesta Cisterna il monumento che svolge la stessa funzione augurale.

 

Per secolare tradizione - una tradizione quindi non indotta artificiosamente dalle esigenze consumistiche d'oggi - si afferma infatti che una visita alla Cisterna ottenga, prima o poi, il desiderato ritorno nel cuore del paese.

 

Con la differenza che a Tatti, per ottenere il risultato desiderato, non occorre spendere neanche un centesimo; basta infatti che il visitatore compia, con intenzione votiva, un giro a due attorno alla Cisterna per conseguire il suo scopo.

 

C'è dunque qualcosa di vitalizzante, di magico in Tatti e nelle verdi colline che lo circondano. Forse per lo splendido belvedere aperto sulla Maremma, per lo scintillare del mare lontano al tramonto, per la pace e il silenzio incontaminato che par nutrito dalle stesse radici delle sue fisse selve.

 

 

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